Carburo, carburo di tungsteno, metallo duro, carburo cementato e molti altri marchi registrati sono spesso utilizzati indifferentemente per indicare un materiale molto diffuso per la produzione di utensili.
Per essere precisi, questi termini non sono esattamente intercambiabili.
Il metallo duro, o carburo cementato, si riferisce a una classe di materiali costituiti da particelle di carburo disperse all'interno di una matrice metallica. Nella maggior parte dei casi, il carburo scelto è il carburo di tungsteno, ma possono essere aggiunti altri elementi formanti carburi, come il tantalio (sotto forma di TaC) o il titanio (sotto forma di TiC).
La matrice metallica, spesso definita "binder" (da non confondere con la cera e i polimeri tipicamente utilizzati nella metallurgia delle polveri), è solitamente costituita da cobalto, ma vengono utilizzati anche nichel e cromo. Questa matrice agisce come un "cemento", tenendo insieme le particelle di carburo (da qui la definizione "carburo cementato").
Per formare il metallo duro, le polveri di carburo vengono macinate con il legante metallico per ottenere una polvere che viene consolidata mediante pressatura, estrusione o stampaggio a iniezione di metallo (“Metal Injection Molding”, MIM), seguito da sinterizzazione.
In questo senso, il carburo cementato non è un metallo ma, più propriamente, un materiale composito.
Leggi tutto l'articolo...